Propedeutico al concetto di “proprietà meccanica” è quello di durezza, con il quale si indica la resistenza alla deformazione permanente di un metallo, la resistenza alla scalfittura e alla penetrazione.
La durezza si esprime con un valore numerico che comunica informazioni su qualità e proprietà del metallo e che viene calcolato secondo metodi e scale diversi, ad ognuno dei quali corrisponde un indice. Questi sono confrontabili solo attraverso tabelle di conversione di tipo sperimentale, valide solamente per singoli classi di materiali.
Nel richiedere o fornire gli esiti di una prova di durezza, quindi, occorre specificare il metodo effettuato, quindi la scala di durezza scelta.
Se si considera il solo ambito della metallurgia, le prove si dividono in due categorie: penetrazione statica e penetrazione dinamica. Le prove di penetrazione statica sono le più praticate a livello industriale e si basano sulla misura dell’impronta lasciata sul provino da un penetratore, la cui durezza è sempre maggiore di quella del materiale analizzato. Di solito si tratta di acciaio temperato, carburo di tungsteno o diamante, di forma sferica, piramidale o conica.
In Trevisan utilizziamo le più importanti misure di durezza:
- Brinell (HB) con penetratore sferico
- Vickers (HV) con penetratore piramidale a base quadrata
- Rockwell (HR) che si basa sull’affondamento diretto
Le prove di durezza, oltre che per la forma del penetratore, si distinguono anche per il carico applicato e per la tecnica di rilevamento della dimensione dell’impronta lasciata sul saggio.
Le prove di durezza hanno diversi vantaggi:
- la facilità e rapidità di esecuzione
- l’economicità
- non sono distruttive, cioè l’impronta del penetratore può non essere dannosa ai fini dell’utilizzo.
Di contro, il solo valore della durezza è condizione necessaria ma non sufficiente per avere un’idea definitiva sullo stato del metallo. Fornisce comunque una stima delle caratteristiche di resistenza di un metallo e viene anche utilizzata come metodo di controllo di qualità, in particolare per verificare l’efficienza di trattamento di indurimento.
