Ricordiamo le colate che avevamo messo a confronto, aventi stechiometrie costanti in carbonio, ma variabili in elementi di lega:
1° Esempio %C 0.22
%Mn 0.4
%Cr 0.2
%Ni 0.1
%Mo 0.01
2° Esempio %C 0.22
% Mn 0.8
% Cr 1
% Ni 2
% Mo 0.4
Riportiamo di seguito le durezze rilevate sulla sezione del tondo dell’esempio 1, partendo da 1mm dal bordo:
Queste invece sono le durezze rilevate nell’esempio 2:
Dal concetto di temprabilità sono sorti questi termini:
Trasformazione completa, Trasformazione al 50%, Curva di Bain.
In cosa consiste la TRASFORMAZIONE COMPLETA?
Con questo termine si identifica l’esatta proporzionalità che intercorre tra la percentuale di carbonio e la durezza ottenuta dopo la tempra. In concreto:
Trasformazione completa
% C 0.2 HRC 44
% C 0.25 HRC 47
% C 0.3 HRC 50
% C 0.35 HRC 53
% C 0.4 HRC 56
% C 0.45 HRC 58
% C 0.5 HRC 60
Trasformazione al 50%
HRC 32
HRC 35
HRC 37.5
HRC 40.5
HRC 43
HRC 45.5
HRC 48
Struttura risultante Struttura risultante
MARTENSITE 100% 50% martensite, 50% bainite sup./inf.
La struttura con durezza al 50% di trasformazione è indicativa di una micrografia non omogenea. In realtà i costituenti strutturali possono essere variabili a seconda dell’omogeneità del raffreddamento della bandosità, di conseguenza dalla distribuzione degli elementi di lega.
Una trasformazione al 50% rappresenta la condizione minima di accettazione di un trattamento termico di bonifica. Il valore si deve riferire al cuore di un pezzo temprato. Facciamo un tipico esempio:
Barrotto di prova di 100mm dove la resistenza richiesta è di 90/100Kg/mm2, acciaio impiegato 39NiCrMo3.
%C 0.4 = HRC 56 e HRC 43 al cuore del barrotto.
L’identificazione del cuore è la misura di ½ raggio, quindi 25mm. Ciò significa che a metà del raggio di un barrotto da 100 mm la durezza dopo tempra deve essere di 43HRC.
La procedura per stilare correttamente il ciclo termico è questa:
In una bonifica quando la resistenza è espressa in Kg/mm2 o N/mm2 deve essere riscontrata a cuore del pezzo ossia a ½ raggio.
Non sempre ci sono pezzi sezionabili quindi l’estrapolazione della possibile durezza dovrà essere fatta paragonando la colata dell’acciaio da trattare rispetto alle potenzialità dell’impianto impiegato consultando il database aziendale.
Nell’impossibilità di sezionare un pezzo, se il valore da ottenere dopo bonifica fosse espresso in HB o HRC, la durezza si controllerà sulla superficie.
Riscontrato che il valore del cuore rispetti quanto richiesto, la durezza dovrà essere rilevata anche in superficie per determinare la differenza di resistenza e aggiornare il database.