La ghisa sferoidale è una lega ferro, carbonio e opportuni elementi leganti, dove il carbonio libero (grafite) si trova sotto forma di sferoidi e non di forma allungata come nelle ghise grigie.
La conformazione di sferoide impartisce a questa lega un ottimo compromesso tra le caratteristiche tensili e quelle di durezza.
Le doti tensili sono quelle abbinate alla capacità di assorbire gli urti (resilienza) e alla possibilità di deformazione a freddo (allungamento e piegatura).
Quelle di durezza sono invece le caratteristiche che più notiamo indicate sui disegni tecnici: se la durezza è generalmente espressa in Brinell, la resistenza meccanica è espressa in N/mm2.
Le caratteristiche di una ghisa sferoidale sono espresse dal proprio nome:
EN GJS - 500 - 10LT
EN GJS - 500 - 10RT
La normativa europea classifica la ghisa ottenuta da getto con la sigla GJS.
Le sigle LT o RT stabiliscono se le prove meccaniche devono essere ottenute a bassa temperatura LT ( low temperature ) o a temperatura ambiente RT (room temperature), in assenza delle sigle LT o RT si intende sempre a temperatura ambiente
Sigla | N/ mm2 | HB di riferimento | percentuale di perlite indicativi |
GJS-350 | 350 | 140-160 | max 15% |
GJS-400 | 400 | 150-180 | 10-20% |
GJS-450 | 450 | 160-190 | 15-30% |
GJS-500 | 500 | 170- 230 | 30-50% |
GJS-600 | 600 | 190-250 | 60-80% |
GJS-700 | 700 | 240-310 | 100% |
Tali caratteristiche talvolta non vengono ottenute dopo fusione oppure a causa di difetti, onde per cui i getti in ghisa devono essere sottoposti a saldatura o saldobrasatura. Un altro inconveniente è quello derivante dalla cementite da sotto-raffreddamento.
Una parte del carbonio costituente la lega si concentra nel carburo di ferro Fe3c nelle zone a minor spessore del getto o in quelle in corrispondenza di un raffreddatore sistemato nella forma in terra per spostare un difetto sotto al limite di una lavorazione meccanica.
La cementite oltre ad impartire fragilità al getto crea una notevole difficoltà nella lavorazione meccanica per l’ottenimento della sagoma definitiva, quindi dovrà essere eliminata.
Trevisan srl ha studiato tali problematiche legate ai getti in ghisa e al loro ripristino evitando così numerosi scarti per le fonderie.
Un trattamento termico dedicato per ogni tipologia di ghisa, abbinato all’anomalia prodotta in fase di fusione, porterà all’ottenimento delle caratteristiche meccaniche previste dalla normativa europea.
Le fasi del trattamento termico sono:
Su richiesta il nostro laboratorio potrà fornire l’immagine della struttura prima e dopo il trattamento, unitamente al controllo di durezza sui getti nelle posizioni indicate dal cliente.
Un database formato in quindici anni di esperienza sulle ghise ci ha permesso sino ad ora il ripristino di tutti getti sottoposti a trattamento termico.
La qualità della superficie del getto dopo trattamento termico è garantita dall’atmosfera protettiva costituita da Alcool metilico e Azoto sempre presente all’interno del forno e controllata nella sua immissione da un mass-flow e sonda ossigeno.
Dopo il trattamento termico eseguito in Trevisan srl i getti con una veloce sabbiatura metallica ritorneranno alla condizione iniziale as-cast.